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venerdì 24 giugno 2011

AID IERI IN PIAZZA PREFETTURA

Si è svolta ieri con lo slogan BASTA TAGLI, ORA DIRITTI, SUSSIDIARIETA' NON SCARICABILE, in contemporanea con altre 13 regioni  e con la manifestazione nazionale di Roma, il sit in  regionale promosso dalle organizzazioni calabresi aderenti alla Campagna "I diritti alzano la voce" e dal forum del 3° settore  della Calabria.
La manifestazione si è svolta in piazza prefettura  dove erano presenti praticamente tutte le organizzazioni che hanno aderito all'appello lanciato nei giorni scorsi tra le quali la nostra.
Le associazioni presenti hanno tenuto a ribadire come non si può tagliare sempre sul sociale già martoriato, e come la crisi, già grave in Italia sia drammatica per la Calabria sopratutto ora che sono previsti possibili nuovi tagli che non si è più disposti ad accettqare.
Plaudiamo  e ringraziamo il prefetto di Catanzaro, A. Reppucci per essere sceso a colloquiare con noi,  unico rappresentante delle Istituzioni che per il resto hanno brillato per le assenze, non c'era la Regione, non c'era la provincia o il comune, neanche un fantasma di assessore  nessuno solo il prefetto che si è detto disponibile da far da tramite  da portavoce in pratica delle richieste della piazza, verso le altre Istituzioni .
Il  Sociale non è solo spesa, ma è anche una grande opportunità di lavoro e in una regione come la nostra  tutto deve essere sfruttato per poter dare occupazione e sviluppo.
il sociale non è solo spesa, ma è soprattutto diritti, spesso calpestati, fino al punto che a volte ai meno fortunati viene tolta persino la dignità.
I disabili sono prima di tutto persone che meritano rispetto e che vanno messi nelle condiszioni di vivere e partecipare anche al progresso della società.
Un mondo costruito pensando anche ai meno fortunati è pià facile anche per gli altri i cosiddetti normali.
spesso per risparmiare bisogna investire.
I tagli sterili senza alcun criterio stanno veramemente uccidendo lo stato sociale in Italia e in Calabria la situazione è più drammatica essendo come spesso capita fanalino di coda con i suoi  29 euro per abitante investiti per il sociale. Come ci si potrà paragonare non dico alla provincia di Trento 280 euro per abitante, ma anche alla media nazionale  quasi 4 volte più alta, 111 euro per abitante eppure si pensa di tagliare ancora .
Ed allora veramente è l'ora che i diritti alzino la voce è l'ora di dire basta e di richiedere  scelte coraggioese  aumento di risorse, aumento dei servizi e non di case ghetto che costano moltissimo e non risolvono il problema.

Laface Costantino Marcello